Partnership al progetto: Fabio Laudicina

Per approfondire alcuni aspetti del mio programma funzionale, una struttura dedicata interamente all’uso del digitale nel cinema, ho intervistato una persona che realmente opera in questo settore. Fabio Laudicina, FX Artist e digital compositor (clicca qui per visitare il suo portfolio), ha studiato presso lo IED e a oggi lavora presso una società di post-produzione.

Per cominciare, dimmi di te, come ti sei avvicinato a questo settore?
Mi sono avvicinato a questo settore subito dopo le scuole superiori, non riuscivo a scegliere un corso di laurea che mi entusiasmasse a fondo, finché non ho trovato un articolo che parlava dello IED e le nuove professioni digitali. L’obiettivo iniziale era quello di lavorare nel mondo dei videogames, anche se successivamente ho scelto il cinema, o forse il cinema ha scelto me.

Ho visto alcuni video, che hai realizzato per youtube. Da cosa trai ispirazione quando realizzi i tuoi lavori?
In genere cerco di trovare la sintesi tra arte e tecnica: realizzare quei video ha un doppio scopo. Il primo è quello lavorativo, ossia la necessità di mostrare cosa sai fare (tecnicamente) ad un’eventuale azienda dalla quale vuoi farti assumere. Il secondo è il gusto personale, rendere quel video piacevole anche a chi non ne sa nulla di questo lavoro è la parte divertente. L’ispirazione in genere mi viene studiando nuove tecniche per realizzare nuovi effetti, la sfida e la cosa bella di questo lavoro è che puoi creare qualsiasi cosa.

Che tipo di richieste ti vengono fatte in genere?
Le richieste principali riguardano lavorazioni di scene con il green screen, rimozione o modifica di parti di scena, ma anche la creazione di effetti non replicabili, o troppo dispendiosi da replicare nella realtà, come sciami di insetti, effetti pirotecnici, estensioni del set, creature ecc.

Quali sono gli strumenti insostituibili del tuo mestiere?
Computer, tavoletta grafica, musica.

Come si svolge il tuo lavoro? Ovvero, lavori sempre nello stesso spazio, oppure operi in più ambienti diversi?
Lo spazio in cui lavoro è di solito il mio ufficio, ma capita che sia necessario andare sul set per alcune riprese in modo da guidare il regista in vista dell’effetto che dovrà essere aggiunto al girato.

Qual è, secondo te, l’aspetto più interessante della post produzione?
Riguardo la post produzione in generale, credo che l’aspetto più interessante sia la possibilità di avere il controllo totale su qualsiasi fotogramma. Per quanto riguarda il mio settore nello specifico è, come dicevo nel prima, il poter immaginare e creare.

Se avessi la possibilità di aprire uno studio dedicato interamente al digitale, come lo struttureresti? A quale ambito daresti più importanza?
Per prima cosa deciderei quale tipo di mercato voglio affrontare: alcune società si occupano solo di VFX, altre, come quella in cui lavoro al momento, curano tutti gli aspetti della post produzione, dal conforming, al doppiaggio alla color correction fino ad i VFX. Chiaramente maggiori sono i servizi che puoi offrire, maggiori sono le possibilità di legare con un cliente il quale può scegliere di far gestire un intero film alla stessa azienda senza dover passare attraverso molteplici professionisti (in genere succede questo). Non penso che ci sia un “ambito” che meriti più importanza di altri. Si tratta di un lavoro di squadra ed il risultato si raggiunge solo attraverso la massima collaborazione tra i vari reparti. Ci sono reparti che richiedono un investimento maggiore per poter funzionare correttamente, come quello della CGI, il quale necessita di hardware molto potente.

Per approfondire vedi: Canale youtube

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